L’8

“Lotto oggi così come ogni altro giorno”

“La donna è frivola, stupida e ignorante” (Libro dei Proverbi XI-X secolo a.C.)

“Alla donna disse: Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà” (Genesi VI secolo a.C.)

“La donna è il peggiore dei mali” (Euripide V secolo a.C.)

“C’è un principio buono che ha creato l’ordine, la luce e l’uomo, e un principio cattivo che ha creato il caos, le tenebre e la donna” (Pitagora IV secolo a.C.)

“L’uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l’altra ubbidisce, nell’uno v’è il coraggio della deliberazione, nell’altra quello della subordinazione” (Aristotele IV sec a.C.)

“Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo.” (Ecclesiastico II secolo a. C.)

“Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore, il marito infatti è capo della moglie. Come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. […] La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo” (San Paolo, I secolo)

“La donna è la porta dell’inferno” (Tertulliano, III secolo)

“Ho visto che la maggior parte di coloro che sono nel fuoco dell’inferno sono donne […] Poiché esse sono ingrate verso i loro mariti e deficienti di intelligenza e religione. Esse sono pericolose e impure nei loro corpi e nei loro pensieri. Io non tocco la mano delle donne e bisogna impedire loro d’imparare a scrivere” (Maometto VII secolo)

“Gli uomini sono superiori alle donne per le qualità per cui Dio li ha posti al di sopra di esse, e perché gli uomini impiegano i loro beni per dare la dote alle femmine. Le donne virtuose sono obbedienti e sottomesse” (Corano VII secolo)

“Oggetto necessario, la donna, per preservare la specie” (Tommaso d’Aquino XIII secolo)

“Dio ha creato Adamo padrone e signore di tutte le creature viventi, ma poi Eva ha rovinato tutto” (Martin Lutero XVI secolo)

“Compiango chi si fida di una donna. Anche la migliore è sempre artefice di malizie” (Molière XVII secolo)

“Mi sono sempre stupito che si permettesse alle donne di entrare nelle chiese. Che conversazione possono mai avere con Dio?” (Charles Baudelaire XIX secolo)

“Che follia chiedere l’uguaglianza per le donne. Esse sono solo macchine per la riproduzione dei figli” (Napoleone Bonaparte XIX secolo)

“Certe donne si dovrebbero picchiare a intervalli regolari, come gong” (Noël Coward XX secolo)

“Come in ogni altro campo, nella scienza occorre spianare la strada alle donne. Eppure non lo si prenda male se considero i possibili risultati con un certo scetticismo. Mi riferisco a certi ostacoli nel sistema femminile. Dobbiamo considerare dei dati di natura che ci impediscono di applicare alle donne gli stessi criteri di aspettativa” (Albert Einstein XX secolo).

L’otto marzo non è una festa, è una lotta. Una lotta contro la condizione subalterna delle donne che appartiene al nostro retaggio culturale. Una rivendicazione della libertà,  dell’uguaglianza e dei diritti delle donne. Una battaglia contro una società, una cultura e un pensiero maschilista e patriarcale.

L’otto marzo è la lotta di Olympe de Gouges, autrice della prima Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, che affermò che la donna, se aveva il diritto di finire al patibolo, aveva anche il diritto di salire in tribuna.

L’otto marzo è la lotta di Elizabeth Cady Stanton, attivista e figura guida dei movimenti femministi per l’emancipazione della donna. La sua Dichiarazione dei Sentimenti è ritenuta uno degli atti fondativi del primo movimento suffragista degli Stati Uniti. Lei, assieme a Susan Anthony, indisse, nel 1848, il primo storico Congresso sui diritti delle donne nel quale fu chiesta per la prima volta la cittadinanza politica per le donne. In America le donne ottennero il diritto di voto nel 1920.

L’otto marzo è la lotta di Anna Maria Mozzoni, pioniera del movimento di emancipazione delle donne in Italia. Propose 198 richieste tra cui il diritto di voto, l’accesso all’istruzione, la separazione dei beni e l’abrogazione dell’Autorizzazione maritale. Istituto entrato in vigore con il Codice napoleonico del 1804, l’Autorizzazione maritale ribadiva la condizione di inferiorità giuridica della donna rispetto all’uomo e impediva alle donne di iniziare un’attività commerciale senza il consenso del marito. Nel 1919 l’Autorizzazione maritale fu abrogata e la donna fu abilitata, a pari titolo degli uomini, a tutte le professioni e agli impieghi pubblici. In Italia le donne votarono per la prima volta il 2 giugno 1946, in occasione del referendum per la scelta tra monarchia e repubblica.

L’otto marzo è la lotta di Kate Millett, attivista statunitense autrice de La politica del sesso, in cui sosteneva che la causa principale dell’oppressione delle donne è il patriarcato. In questo clima sono nate le leggi sul divorzio, sulla tutela sociale della maternità e la riforma del Diritto di famiglia.

L’otto marzo è la lotta di Ipazia, di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, di Laura Bassi, di Artemisia Gentileschi, di Marie Curie, di Sarah Breedlove, di Grazia Deledda, di Nilde Iotti, di Luisa Benassi, di Tina Anselmi, di Liliana Segre, di Rita Levi Montalcini, di Lina Merlin, di Amelia Earhart, di Svetlana Savitskaya, di Fabiola Giannotti, di Aretha Franklin, di Susan Helms, di Wangari Maathi, di Malala Yousafzai, di Elsa Morante, di Grazia Deledda.

L’otto marzo è la lotta di tutte le donne che nel corso della loro vita hanno subìto violenze fisiche, sessuali e psicologiche; minacce; strattonamenti e stalking da parte di mariti, compagni, datori di lavoro, parenti, amici, sconosciuti. Donne che spesso da parte lesa diventano esse stesse imputate.

L’otto marzo è la lotta di tutte le donne che hanno chiesto e chiedono giustizia, diritti, uguaglianza, rispetto e libertà.

L’otto marzo non servono chiacchiere per celebrare le donne ma coraggio per continuare questa lotta contro il patriarcato, contro una cultura maschilista e misogina che resta uno degli aspetti più radicati della nostra società.

Lotto oggi così come ogni altro giorno.

#8marzo

#giornatainternazionaledelladonna

Di Chiara Civitarese

Immagine di copertina di Marco Bertinelli

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